Teatro / Commedie
La Gabbia (Opera Postuma)
Opera postuma con revisione a cura di Marilena Verri con musiche di scena di Vincenzo Di Lalla.
La Gabbia ha vinto il Premio Fersen – 4a edizione nel 2008, pubblicata da Editoria&Spettacolo
Editore nel 2009, anno in cui è stata rappresentata al Teatro della Memoria di Milano (vedi video).
Un salone elegantemente arredato. Sulla parete di fondo, al centro, una porta blindata che immette nel giardino, sulla sinistra un pianoforte a coda con sopra due grandi candelabri d’argento e sulla destra un tavolo con sei sedie. Sulla parete di sinistra due vetrinette e una porta; sulla parete di destra una finestra e un divano con tavolino e due poltrone; in primo piano, un po’ verso sinistra, una grande gabbia dorata con all’interno un divanetto e un tavolino. Quadri su tutte le pareti.
(Al levarsi della tela è in atto un tentativo dall’esterno di scassinare la porta. Si sentono tutti i rumori del caso, poi l’operazione si conclude brillantemente con l’entrata furtiva di Bruno e Franco che avanzano di qualche passo con dei sacchi in mano.)
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Solchi nell’aria ad intarsio
Opera teatrale firmata e approvata dall’autore. Opera inedita.
Un salotto bene arredato. Sulla parete di fondo un balcone che si apre su un magnifico paesaggio collinare dove spicca, immersa nel verde, una grande villa. E’ una calda sera d’estate. Fuori splende la luna piena che illumina il panorama e rischiara alquanto la stanza.
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Il Tifoso
Opera inedita con revisione di Marilena Verri.
Un soggiorno moderno. Tutto ciò che il progresso ha realizzato per questo ambiente e che è alla portata di un buon impiegato si trova al suo posto. Un angolo del tavolo è apparecchiato per la colazione.
(E’ una domenica mattina di primavera. In casa entra il sole. Sandra, piuttosto in disordine, legge il giornale appoggiandosi coi gomiti sul tavolo. Dopo qualche momento entra Enrico ancora assonnato, in veste da camera.)
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La Trave (Opera Postuma)
Italia Meridionale nel ventesimo secolo. Elegante salotto in casa di Silvio. Quasi tutta la parete di fondo, come sventrata da un’esplosione, è aperta su un giardino irreale dove, in primo piano, c’è un albero insolito, di cui si vede la cima, con rami e frutta di diverse specie. A metà della parete di sinistra, una porta e, più avanti, un divano con due poltrone. Sulla parete laterale di destra, una porta sbarrata da due poltrone e, quasi in primo piano, uno scrittoio con carte.
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L’Uomo Muffa
Commedia musicale con musiche originali finita e firmata dall’autore.
Una strada secondaria. Di tanto in tanto qualche passante nei due sensi. Dopo un po’ entra Soletta con aria di chi sta girovagando senza meta…
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